LE NOVITA’ DEL “DECRETO RISTORI”

LE NOVITA’ DEL “DECRETO RISTORI”
11/03/2021
IL DL 137/2020 convertito nella legge n.176 del 18 dicembre 2020 ha apportato alcune significative novità alla Legge 3/2012, ed alle procedure dalla stessa contemplate.

In particolare, tali novità riassumono gli orientamenti giurisprudenziali che si sono susseguito in tema di sovraindebitamento su alcune importanti questioni, dando quindi sostanza di legge ad alcune definizioni.

Le principali novità vengono di seguito riepilogate:
  • La definizione di “consumatore” al fine dell’accesso alle procedure di composizione della crisi;
  • La possibilità, nell’ambito degli accordi di composizione della crisi e del piano del consumatore, di pagamento parziale (falcidia) di IVA e ritenute fiscali;
  • La possibilità di accesso alle procedure ex legge 3/2012 in caso di colpa lieve del debitore nell’aver cagionato l’indebitamento con esclusione dall’accesso in caso di colpa grave, frode, mala fede;
  • È stato espressamente previsto l’accesso alle procedure ai soci illimitatamente responsabili (tema in precedenza molto discusso);
  • E’ stato espressamente rivisto il concetto di procedura “familiare”, con l’obbiettivo di dare soluzione alle situazioni di sovraindebitamento che coinvolgono soggetti appartenenti alo stesso nucleo familiare e/o conviventi, per cause comuni dell’indebitamento;
  • Cram down fiscale”: l’accordo di composizione della crisi è omologabile dal Tribunale anche in assenza di adesione da parte dell’amministrazione finanziaria, nel caso in cui il voto sia determinante, purché dimostrabile che l’alternativa liquidatoria è meno conveniente rispetto all’accordo stesso;
  • Esdebitazione del debitore incapiente: il debitore che dimostri di non avere disponibili, direttamente o indirettamente, anche in prospettive future attività disponibili per il pagamento dei propri debiti, può accedere, all’esdebitazione. Tale possibilità è concessa “una tantum” e data la sua straordinarietà, qualora nei 4 anni successivi sopravvengano utilità che possano soddisfare i creditori nella misura minima del 10%, i debiti oggetto di esdebitazione ritornano esigibili.
La società resta a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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